Con la presente si segnala il perdurare, in queste settimane, di un’intensa azione di tentativi di phishing ai danni del Ministero dell’Istruzione, che si sostanzia nella ricezione, da parte dei destinatari in indirizzo, di messaggi provenienti dalle caselle di posta elettronica istituzionale di istituto (meic86500v), una tipologia di mittente ‘verosimile’, considerati i contatti della scuola con la sua utenza,  e rispetto ai quali nei testi si richiede di scaricare o aprire file che sono in realtà virus in grado di recare grave infezione alle postazioni di lavoro utilizzate e, a cascata, pregiudizio sull’infrastruttura tecnologica del MI.

Per quanto il mittente IC SAN FRANCESCO DI PAOLA possa essere noto, il messaggio può dunque essere malevolo. 

Si può riscontrare tale evidenza passando il puntatore del mouse sul nome dello stesso mittente e verificando eventuali anomalie nell’indirizzo mail visualizzato (disallineamento con il nome visualizzato, stringhe alfanumeriche complesse o non interpretabili nel nome utente, dominio estero, ecc).

Non si devono assolutamente aprire tali file in allegato.

Qualora ciò fosse stato fatto, occorre procedere immediatamente alla scansione della postazione di lavoro utilizzata e, subito dopo, provvedere al cambio delle credenziali di tutti gli account utilizzati a fini lavorativi (la stessa posta elettronica, accesso al sistema informativo dell’istruzione, …). 

In alcuni casi, si potrebbe avere già certezza della mail malevola, sempre da non considerare assolutamente o darvi seguito, qualora si ritrovasse in allegato un file di testo denominato ‘Malware Alert Text.txt’; tale riscontro significherebbe che i sistemi di protezione del sistema informativo del Ministero sono riusciti ad intercettare l’attacco. 

Non solo nella situazione della segnalazione in oggetto, bensì sempre, qualora doveste incorrere in messaggi mail del suddetto tipo, allo scopo di limitare l’occorrenza di incidenti di sicurezza, si devono seguire le seguenti raccomandazioni.

  • non dare seguito all’apertura di file non attesi, dalla dubbia provenienza o che giungano da caselle di posta non note;
  • non installare software sulle proprie postazioni di lavoro, soprattutto se a seguito di sollecitazioni via e-mail;
  • non dare seguito alle richieste di e-mail sospette;
  • nel caso in cui la richiesta provenga da parte del personale dell’Amministrazione, verificare attentamente il contesto: l’e-mail era attesa? Le frasi sono scritte con grammatica corretta? Il software da installare ha un fine specifico? Eventuali link nell’e-mail puntano a siti conosciuti? Il mittente è corretto?

Inoltre si ricorda di:

  • scansionare periodicamente per la ricerca malware le postazioni di lavoro ed i dispositivi utilizzati per lavoro;
  • nel caso di utilizzo del PC personale (telelavoro/smart working) assicurarsi periodicamente:
  • che il sistema operativo della propria postazione di lavoro sia aggiornato;
  • che la propria postazione di lavoro sia dotata di antivirus e che questo sia aggiornato per una periodica scansione;
  • che le proprie password siano sicure, ovvero complesse, non facilmente individuabili, diverse per servizi distinti e che, al momento della modifica, non siano apportate solo piccole modifiche (come ad esempio numerazioni progressive …)

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