Verbale CTS n. 104 del 31 agosto

MISURE DI PREVENZIONE E RACCOMANDAZIONI PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO PER LA RIPRESA DELL’ANNO SCOLASTICO 2020-2021

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La ripresa delle attività scolastiche, in un complesso equilibrio tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, benessere socio-emotivo di studenti e lavoratori della scuola, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali all’istruzione e alla salute, hanno richiesto negli ultimi mesi un’attenta riflessione in seno al Comitato Tecnico Scientifico e ampio confronto con i principali stakeholders del mondo scolastico.

L’apertura delle scuole rappresenta una esigenza primaria del Paese, così come lo è la sicurezza degli operatori scolastici e degli studenti e la continuità delle attività. Pertanto, accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, l’efficacia, la sostenibilità e l’accettabilità delle misure proposte.

Per la riapertura delle scuole nel nuovo anno scolastico 2020-2021, il CTS ha elaborato un “Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico”, attraverso il quale sono stati forniti elementi tecnici di valutazione al decisore politico circa la possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-COV-2, con l’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza per la riapertura delle scuole per il nuovo anno scolastico 2020-2021. Il documento, approvato dal CTS nella seduta n. 82 del 28/05/2020 e condiviso dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, ha proposto misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione per il contenimento della diffusione del contagio nel riavvio delle attività didattiche; questo testo è stato successivamente recepito nel “Piano Scuola 2020-2021 – Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione” del Ministero dell’Istruzione. 

Il documento tecnico del 28 maggio ha visto successivi aggiornamenti ed approfondimenti, correlati sia all’andamento dinamico dell’epidemia, sia in risposta a specifici quesiti del Ministero dell’Istruzione, che hanno sostanzialmente confermato quali misure organizzative, di prevenzione e di protezione da adottare i principi cardine che sono stati alla base delle scelte e degli indirizzi tecnici del CTS in tutti i contesti lavorativi e di socialità: 

  • il distanziamento fisico/interpersonale;
  • la rigorosa igiene delle mani e degli ambienti;
  • l’uso della mascherina;
  • la capacità di controllo e risposta dei servizi sanitari della sanità pubblica territoriale e ospedaliera.

In relazione alla misura contenitiva del distanziamento, il CTS ritiene opportuno ribadire che il distanziamento fisico (inteso come distanza minima di 1 metro tra le rime buccali degli alunni e, a maggior tutela degli insegnanti, di due metri nella zona interattiva della cattedra tra l’insegnante stesso e i banchi) rimane uno dei punti di primaria importanza nelle azioni di prevenzione del contenimento epidemico ed è da intendersi nel contesto scolastico, in linea generale, sia in condizione statica che in movimento.

Il CTS ricorda, inoltre, che l’utilizzo della mascherina è particolarmente importante in situazioni di movimento, proprio perché, per la dinamicità della realtà scolastica, potrebbe non essere garantito il distanziamento minimo in tutti i contesti e momenti della vita scolastica, seppure per brevi periodi. Nel merito, è bene precisare che il CTS nella seduta n. 100 del 10/08/2020 così come ribadito nella seduta n. 101 del 19/08/2020, in risposta a specifico quesito del Ministero dell’Istruzione, al solo scopo di garantire l’avvio dell’anno scolastico e in via emergenziale, si è espresso sulla possibilità che in eventuali situazioni (transitorie o emergenziali) “in cui non sia possibile garantire nello svolgimento delle attività scolastiche il distanziamento fisico prescritto, sarà necessario assicurare l’uso della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico, garantendo periodici e frequenti ricambi d’aria insieme con le consuete norme igieniche”. “Le eventuali situazioni sopra evidenziate, limitate al periodo necessario a consentire la ripresa delle attività didattiche, dovranno essere corrette prima possibile, anche attraverso l’utilizzo di soluzioni strutturali provvisorie già utilizzate in altri contesti emergenziali per periodi temporanei, al fine di garantire il distanziamento prescritto“.

In riferimento alluso della mascherina, il CTS già nel documento del 28 maggio ha previsto che “gli alunni dovranno indossare per l’intera permanenza nei locali scolastici una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione, fatte salve le dovute eccezioni (ad es. attività fisica, pausa pasto)….“, precisando altresì che in coerenza con l’art. 3 del DPCM 17/05/2020, ripreso dall’art. 1 co. 1 del DPCM 07/08/2020 “non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina“. 

Nell’aggiornamento del “Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico”, approvato nella seduta n. 90 del 22/06/2020, anche in considerazione della favorevole evoluzione dell’andamento epidemico, veniva prevista dal CTS “la possibilità di valutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell’obbligo di mascherina per gli studenti (soprattutto nella scuola primaria) per tutta la durata della permanenza a scuola e nei diversi ordini e gradi, una volta che fosse garantito l’assoluto rispetto del distanziamento fisico sulla base dell’andamento dell’epidemia anche in riferimento ai diversi contesti territoriali“. Il sistema di monitoraggio attivato nel Paese consente di modulare le azioni di prevenzione e controllo sulla base della circolazione del virus e del suo impatto sulla salute pubblica. Il sistema di controllo è stato ulteriormente rafforzato per rispondere alle esigenze specifiche della scuola e garantire la riapertura delle attività scolastiche in sicurezza adeguandole al contesto epidemiologico.

Al 25 agosto, il numero dei casi d’infezione registrati in Italia rimane nel complesso contenuto rispetto ad altri Paesi europei sebbene si registri una tendenza all’aumento da quattro settimane consecutive.

È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi, la quarantena precauzionale dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche. 

Il riavvio delle attività scolastiche, pertanto, dovrà continuare a tenere conto dell’evoluzione dell’andamento epidemiologico, anche prevedendo una modularità e scalabilità delle azioni di prevenzione inclusa quella in esame.

In particolare, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un recente documento del 21 agosto fornisce indicazioni rispetto all’uso delle mascherine in ambito scolastico differenziandole per fasce di età:

  • Fra 6 e 11 anni: uso condizionato alla situazione epidemiologica locale, prestando,  comunque, attenzione al contesto socio-culturale e a fattori come la compliance del bambino nell’utilizzo della mascherina e il suo impatto sulle capacità di apprendimento;
  • Dai 12 anni in poi: utilizzare le stesse previsioni di uso degli adulti.

Tali linee guida, emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), stanno trovando ampio consenso nelle indicazioni di Paesi europei ed extraeuropei che hanno recentemente modificato le loro policy sull’uso delle mascherine a scuola, anche in considerazione della situazione epidemiologica nazionale e dell’evolversi delle conoscenze scientifiche. La consensus conference promossa da OMS e realizzata nella data odierna ribadisce la necessità di affiancare l’uso delle mascherine alle altre misure preventive, quali il distanziamento fisico, la pulizia delle mani, l’etichetta respiratoria (i.e. tossire nell’incavo della piega del gomito), un’accurata informazione ed educazione sanitaria in un linguaggio adeguato all’età degli studenti.

Le evidenze disponibili sulle dinamiche di circolazione del virus SARS-CoV-2 fra la popolazione studentesca e sui tassi d’infezione fra studenti, fra studenti e personale scolastico e fra studenti e componenti del nucleo familiare sono ancora limitate e non conclusive. 

Ciononostante, esistono alcuni studi pubblicati che documentano episodi di trasmissione in ambito scolastico sia nelle fasi iniziali della pandemia che nella fase di riapertura delle scuole, oltre a numerose e recenti notizie relative a focolai scolastici che si sono sviluppati successivamente alla riapertura delle scuole in Paesi europei ed extraeuropei che hanno previsto misure scalabili in relazione alla situazione epidemiologica. 

Raccomandazioni tecniche

L’andamento dinamico dell’epidemia registrato nelle ultime settimane documenta la persistenza della circolazione del virus sia sul territorio nazionale che nel contesto internazionale (con livelli di incidenza particolarmente rilevanti in alcuni Paesi) che richiedono attente valutazioni per prevenire il possibile sviluppo di focolai epidemici, confermando la necessità di misure cautelative e di controllo che consentano una prevenzione dell’insorgenza di infezioni e, al tempo stesso, una risposta immediata.

La valutazione effettuata dall’analisi delle policy europee e internazionali, delle esperienze di outbreak di alcuni Paesi esteri e della Letteratura scientifica ha portato alla definizione delle raccomandazioni di seguito riportate, differenziate per situazione (dinamica o statica) e per ordine di scuola (primaria, secondaria di I e II grado).

II CTS ribadisce quanto già indicato sulle situazioni dinamiche e in quelle statiche in cui non vi è il rispetto del distanziamento.

Il CTS ha preso atto nelle sedute n. 90 del 22/06/2020, n. 91 del 23/06/2020 e n. 101 del 19/08/2020 che il Governo ha garantito la disponibilità di 11 milioni di mascherine chirurgiche al giorno per gli Istituti Scolastici, assicurata dalla Struttura del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19; tali mascherina verranno distribuite a titolo gratuito. Rimarcando l’importanza dell’uso di dette mascherine, si specifica che: 

  • Nell’ambito della scuola primaria, per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità (i.e. bambini seduti al banco) con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto).
  • Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina potrà essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria.
  • Nelle attuali condizioni epidemiologiche e facendo riferimento alle diverse realtà internazionali in cui si sono verificati focolai epidemici all’interno di scuole ed istituti scolastici, si ha consapevolezza che anche la riapertura delle scuole in Italia potrebbe procurare focolai di diverse dimensioni. Adottando il principio di massima precauzione per gestire in sicurezza il momento critico della riapertura, da contemperare comunque con la possibilità di adottare misure e soluzioni diverse per la prevenzione e il contenimento del contagio in base all’andamento epidemiologico effettivo risultante dal sistema di monitoraggio nazionale, appare raccomandabile, nella contingenza attuale ed alla luce delle evidenze disponibili riportate da ISS e INAIL, l’utilizzo di dispositivi efficaci e standardizzati per lavoratori della scuola e studenti quali le mascherine chirurgiche di adeguato dimensionamento per le diverse età scolastiche messe gratuitamente a disposizione dalla struttura commissariale.

II CTS sottolinea che l’uso delle mascherine è solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico, in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate al fine di limitare la circolazione del virus (es. distanziamento, igiene dell’ambiente e personale, ricambio d’aria, sanificazione ordinaria, ecc.)

Il dato epidemiologico, le conoscenze scientifiche e le implicazioni organizzative riscontrate potranno determinare una modifica delle raccomandazioni sopra riportate anche in relazione ai differenti trend epidemiologici locali/regionali, dalla autorità sanitaria, la quale potrà prevedere l’obbligo della mascherina anche in situazioni statiche con il rispetto del distanziamento per un determinato periodo, all’interno di una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione e controllo, modulate rispetto alle esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi.

Il CTS auspica altresì la promozione di iniziative comunicative, educative ed organizzative volte al corretto utilizzo e smaltimento dei dispositivi anche nell’ottica della sostenibilità ambientale.